La nomenclatura delle piante è utile per identificare un’essenza e poi divertirsi a riconoscere le altre consimili.
Per questo sono state inserite oltre 70 aste di riconoscimento all’interno dei giardini e del Parco, in punti di buona visibilità o sugli esemplari di maggiore dimensione e buon portamento, al fine di rendere noti questi silenziosi ma importanti abitanti di Villa Litta, custodi della memoria e narratori di tempi vicini e lontani.
Sarebbe bello che ciascuno di essi diventasse per noi, non semplicemente un albero, ma quell’albero: il tasso, il carpino, il cedro...
Conoscere e ri-conoscere è l’unico modo autentico per possedere il mondo che ci circonda.
Questo progetto è stato reso possibile grazie ai proventi della 1°edizione di Ninfeamus, un sincero grazie a tutti coloro che hanno partecipato e quindi contribuito con la loro presenza.
Ecco un esempio dei cartellini che potrete trovare all'interno del Parco e del Ninfeo. Il QRcode che vedete in basso a destra vi sarà utile per tornare a questa pagina e consultare le schede qui di seguito.
ESSENZE INDIVIDUABILI NEL PARCO
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Pinaceae Abies A. nordmanniana Abete del Caucaso |
Origine
Pianta originaria delle regioni caucasiche e dell'Asia minore. E' utilizzata a scopo ornamentale e per la maggiore rusticità rispetto all'Abete bianco.
Il nome botanico è dedicato al bot. finlandese A. von Nordmann che insegnava ad Odessa e lo scoprì nel Caucaso nel 1836.
Nelle zone di origine è impiegato anche come essenza da legno.
Portamento
Albero di 1a grandezza. Nelle nostre zone può raggiungere i 30-40 m con tronco che porta le ramificazioni principali, in gran numero, piegate verso il basso a formare una chioma quasi perfettamente piramidale.
Crescita abbastanza rapida in gioventù.
Foglie
Sempreverdi, aghiformi, appiattite, apice arrotondato. La pagina inferiore presenta due bande chiare. Aghi disposti in modo spiralato o in doppia fila tutto intorno al ramo.
Fiori
Albero monoico dove le strutture riproduttive maschili sono costituite da coni raggruppati di colore inizialmente rossiccio.
I coni femminili sono isolati e si formano solo sui palchi più alti.
Frutti
Pigne molto resinose, erette, circa 15 cm, provviste di squame uncinate reniformi.
I coni sono dapprima verdastri poi bruno-violacei.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Sapindales Aceraceae Acer A. campestre Acero campestre |
Origine
Diffuso in Europa e Asia. In Italia, allo stato spontaneo, sono presenti diverse specie di acero, tra cui l'acero campestre, molto comune nei boschi di latifoglie mesofile, insieme alle querce caducifoglie dal livello del mare fino all'inizio della faggeta.
Portamento
Albero di 2a grandezza. Nelle nostre zone può raggiungere i 7-12 m.
Tronco spesso contorto e ramificato; chioma rotondeggiante lassa. La corteccia è bruna e fessurata in placche rettangolari.
Foglie
Foglie semplici, a margine intero e ondulato, larghe circa 5-8 cm, a lamina espansa con 5 o 3 lobi ottusi, picciolate, di colore verde scuro.
Sono ottime e nutrienti per gli animali.
Fiori
I fiori, riuniti in infiorescenze a grappolo, sono ermafroditi e unisessuali, attinomorfi con calice di 5 sepali e corolla di 5 petali generalmente molto ridotti, androceo di 5 (10) stami, gineceo con 2 (3-5) carpelli, ciascuno con 2 ovuli, riuniti in un ovario supero sormontato da uno stilo unico.
Frutti
Il frutto è una tipica disamara, costituita da 2 samare unite, tipicamente appiattite.
L'impollinazione avviene mediante insetti ditteri. Le ali membranacee della disamara facilitano la disseminazione.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Sapindales Sapindaceae Aesculus A. hippocastanum Ippocastano |
Origine
Originario di un'area che va dai Balcani all'Asia centrale, dove forma boschi insieme ad aceri e querce. Il nome deriva dal fatto che sono frutti commestibili per i cavalli, per i quali fungono anche da antipiretico. Fu introdotta per la prima volta in giardino come albero ornamentale dalla corte imperiale viennese nel 1576. Oggi diffuso in parchi e viali.
Portamento
Albero di 1a grandezza. Può raggiungere i 20-25 m. crescita abbastanza rapida e vigorosa, non è però un albero molto longevo.
Portamento maestoso, chioma allargata, folta e di un verde intenso, molto ramificata. Corteccia liscia in gioventù, bruna e screpolata in età adulta.
Foglie
Foglie caduche, composte da 5-7 parti cuneiformi e divergenti, seghettate ai margini in modo irregolare, lunghe fino 30 cm. Pagina superiore verde scuro, più chiara quella inferiore.
Fiori
Grandi pannocchie erette di fiori bianchi, poste all'estremità dei rami. Fioritura imponente.
Frutti
Il frutto è una capsula verde ovoidale, grande 4-5cm, con aculei grandi e pungenti. All'interno porta da 1 a 3 semi bruni simili a castagne.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Sapindales Simaroubaceae Ailanthus A. altissima Albero del Paradiso |
Origine
Originario della Cina, introdotta in Europa intorno al 1760 sia a scopo ornamentale che per la produzione dei bachi da seta, poi decaduta. Pianta oggi largamente diffusa e naturalizzata nelle nostre zone, si espande facilmente tanto da essere considerata un'infestante da tenere controllata.
Portamento
Albero di 1a grandezza. Può raggiungere i 20-25 m. crescita rapida e vigorosa.
Portamento globoso o allargato, rami disposti spesso in modo irregolare, con tronco rastremato, liscio e striato longitudinalmente. Molto pollonifero.
Foglie
Foglie imparipennate, lunghe fino a 1m, composte da 13-23 foglie secondarie oblungo-lanceolate, con margine grossolanamente seghettato, di colore più chiaro nella pagina inferiore, pubescenti e ghiandolose. Se stropicciate emanano un odore intenso e sgradevole. I nuovi germogli sono rossastri.
Fiori
Fiori giallo-verdastri, riuniti in pannocchie grandi fino 15-20 cm.
Frutti
Samare lanceolate, brunastre, lunghe 3-4 cm, con seme centrale e ala ritorta, riunite in grappoli penduli, persistenti in inverno.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Cornales Cornaceae Aububa A. Japonica Aucuba |
Origine
Originario della Cina e del Giappone, è un arbusto impiegato per scopi ornamentali, diffuso in Europa dal XIX secolo.
Portamento
Arbusto sempreverde con portamento espanso, alto non oltre i 90cm.
Resiste bene anche a basse temperature e sopporta la coltivazione in vaso. Utilizzabile per impiego isolato, macchie e siepi.
Preferisce esposizione dalla penombra all'ombra piena e terreno fresco e acido, si trova quindi in buona consociazione con le ortensie.
Foglie
Persistenti, allungate, di colore verde lucente, alle volte con piccole macchie gialle.
Fiori
È una pianta dioca, ossia i fiori femminili ed i fiori maschili si trovano su piante diverse, per avere la produzione di frutti occorre che stiano vicine una pianta maschile ed una femminile. Fiorisce in Aprile-Maggio ma la fioritura è insignificante.
Frutti
Produce bacche prima verdi, rosso brillante a maturità, persistenti durante tutto l'inverno.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Cornales Cornaceae Aububa A. Japonica 'Crotonifolia' Aucuba variegata |
Origine
Originario della Cina e del Giappone, è un arbusto impiegato per scopi ornamentali, diffuso in Europa dal XIX secolo.
Portamento
Arbusto sempreverde con portamento espanso, alto non oltre i 90cm.
Resiste bene anche a basse temperature e sopporta la coltivazione in vaso. Utilizzabile per impiego isolato, macchie e siepi.
Preferisce esposizione dalla penombra all'ombra piena e terreno fresco e acido, si trova quindi in buona consociazione con le ortensie.
Foglie
Persistenti, allungate, di colore verde lucente, ampiamente macchiate di giallo.
La colorazione tipica deriva da un virus di cui la pianta è portatrice, non nocivo alla pianta stessa, che, provocando mancanza di clorofilla, determina macchie più o meno grandi sulle foglie.
Ogni foglia quindi ha una pigmentazione unica e irripetibile.
Fiori
È una pianta dioca, ossia i fiori femminili ed i fiori maschili si trovano su piante diverse, per avere la produzione di frutti occorre che stiano vicine una pianta maschile ed una femminile. La varietà "crotonifolia" è femminile.
Fiorisce in Aprile-Maggio ma la fioritura è insignificante.
Frutti
Produce bacche prima verdi, rosso brillante a maturità, persistenti durante tutto l'inverno.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Ranunculales Berberidaceae Berberis B. thunbergii 'Atropurpurea nana' Berberis |
Origine
Proveniente dall'America meridionale e dell'Africa settentrionale, ma diffusa anche in Europa. Il genere Berberis comprende oltre 450 specie, alcune sempreverdi e altre a foglia caduca. Nelle varietà meno ornamentali è presente ai margini dei boschi, specialmente di pini e querce e nelle siepi. Nelle varietà più compatte o a foglia rossa, è molto usato in giardini formali per la sua colorazione e per l'ottima adattabilità alle potature.
Portamento
La specie thunbergii nella varietà "Atropurpurea nana" ha portamento compatto e naturalmente arrotondato, alto intorno ai 50cm e largo circa 1m, può essere mantenuto della dimensione desiderata con potature anche vigorose.
Non ha necessità di suolo particolari, resiste molto bene anche a temperature basse.
Adatto a siepi basse, bordure, gruppi e giardini rocciosi.
Foglie
Fogliame fitto, rosso porpora, non persistente, che si scurisce in autunno e assume colorazione maggiormente rossa se posto in posizioni soleggiate.
Fiori
Fioritura poco interessante
Frutti
Non rilevanti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Euphorbiales Buxaceae Buxus B. pumila 'Nana' Bosso nano |
Origine
Il bosso è un sempreverde molto diffuso in Europa come pianta ornamentale e tipicamente usato nei giardini formali e all'italiana, modellato per siepi e bordure.
è inoltre il genere maggiormente usato nell'arte topiaria. Sopporta intatti benissimo le potature e inoltre le sue foglie fitte e piccole consentono di creare forme anche estremamente complesse senza far percepire i rami.
Portamento
Portamento compatto, crescita molto lenta, altezza e larghezza max intorno ai 60cm.
Foglie
Fogliame verde brillante, fitto, coraceo, più minuto della specie sempervirens.
Fiori
Fioritura non rilevante. Apprezzato anzi nei giardini all'italiana, per la stabilità della sua immagine durante l'anno.
Frutti
Non rilevanti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Euphorbiales Buxaceae Buxus B. rotundifolia Bosso o Bossolo |
Origine
Il bosso è un sempreverde molto diffuso in Europa come pianta ornamentale e tipicamente usato nei giardini formali e all'italiana, modellato per siepi e bordure.
È inoltre il genere maggiormente usato nell'arte topiaria. Sopporta intatti benissimo le potature e inoltre le sue foglie fitte e piccole consentono di creare forme anche estremamente complesse senza far percepire i rami
Portamento
Il suo portamento estremamente compatto e la crescita lenta lo rendono la miglior specie di bosso per la modellazione classica a sfera.
Altezza e larghezza fino 2m.
Foglie
Fogliame verde brillante, fitto, coraceo, più minuto della specie sempervirens.
Fiori
Fioritura non rilevante. Apprezzato anzi nei giardini all'italiana, per la stabilità della sua immagine durante l'anno.
Frutti
Non rilevanti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Euphorbiales Buxaceae Buxus B. sempervirens Bosso comune |
Origine
Il bosso è un sempreverde molto diffuso in Europa come pianta ornamentale e tipicamente usato nei giardini formali e all'italiana, modellato per siepi e bordure.
È inoltre il genere maggiormente usato nell'arte topiaria. Sopporta intatti benissimo le potature e inoltre le sue foglie fitte e piccole consentono di creare forme anche estremamente complesse senza far percepire i rami
Portamento
Portamento compatto, crescita lenta, può comunque raggiungere dimensioni molto superiori alle altre specie più ornamentali. Altezza fino 3-4m e larghezza fino 2-3m.
Foglie
Fogliame verde scuro, brillante, fitto, coraceo, con foglia più grande e allungata delle specie rotundifolia e pumila.
Fiori
Fioritura non rilevante. Apprezzato anzi nei giardini all'italiana, per la stabilità della sua immagine durante l'anno.
Frutti
Non rilevanti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Cupressaceae Calocedrus C. decurrens Libocedro o Cipresso della California |
Origine
Originario della California, viene coltivato in Europa dal 1850 circa.
Il genere Calocedrus è anche classificato come Libocedrus secondo la denominazione di Endlicher (1847). La denominazione decurrens deriva dalla presenza di foglie decorrenti, cioè> con il lembo che prosegue come un'ala sul fusto
Portamento
Conifera di 1a grandezza, fino a 40 m nelle zone d'origine. Nelle nostre zone raggiunge al massimo i 20-25 m. Pianta di rapido accrescimento e molto longeva.
Ha portamento compatto e affusolato, che ricorda il cipresso, la chioma è densa. Il tronco è bruno e con scorza che si stacca in strisce sottili.
Foglie
Persistenti, squamiformi, appressate strettamente ai ramuli ma libere all'estremità, di colore verde intenso, più chiaro nella pagina inferiore.
Fiori
Insignificanti
Frutti
Coni cilindrici, lunghi fino a 2cm, di colore rosso-bruno a maturità, costituiti da 4-6 squame di forma allungata.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Ericales Theaceae Camellia C. japonica Camelia giapponese |
Origine
Arbusto o piccolo albero sempreverde, rustico, originario dell'India, della Cina e del Giappone.
Splendidi esemplari di camelia, anche di varietà molto rare, si trovano sul Lago Maggiore dove dovrebbero essere giunte verso il 1820-1830.
Portamento
Portamento cespuglioso o arboreo, da eretto a espanso. Le camelie sono molto longeve, e con il passare degli anni possono raggiungere dimensioni ragguardevoli, fino a 6-7m di altezza.
Sono acidofile, quindi non sopportano terreni calcarei e preferiscono la mezz'ombra.
Foglie
Il fogliame è di colore verde scuro, lucido, leggermente cuoioso. La foglia dalla forma ellittica, ha una dimensione da 4-6 cm di lunghezza e 3-5 cm di larghezza.
Fiori
Durante i mesi freddi dell'anno produce numerosi fiori abbastanza grandi, che sbocciano in primavera e durano a lungo.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Fagales Betulaceae Carpinus C. betulus carpino bianco |
Origine
Albero autoctono, diffuso in tutta Europa. Insieme alla farnia (Quercus robur) e al cerro (Quercus cerris), formava le estese foreste che ricoprivano i boschi della Pianura Padana.
Sopporta bene la potatura e la piegatura. Per questo è stato ampiamente usato per formare le carpinate, gallerie modellate come "stanze all'aperto" per le passeggiate dei nobili nelle ville antiche.
Il Parco di Villa Litta vanta la carpinata più lunga d'Europa recentemente restaurata, lunga 800m, comprendente più di 300 esemplari tra antichi e nuovi.
Portamento
Albero di 2a grandezza, alto fino a 20m, dal portamento ovoidale se in filare o anche espanso e tondeggiante se lasciato in forma completamente libera.
Tronco liscio, eretto, scanalato, a sezione irregolare, di colore grigio cinereo.
Foglie
L'albero è a foglia caduca, ma molto apprezzato per la sua caratteristica di mantenere le foglie secche per tutto l'inverno e di perderle all'inizio della primavera, al momento dell'emissione dei nuovi getti.
Le foglie sono semplici, alterne, ovato-allungate, con doppia dentellatura, appuntite, verde intenso nella pagina superiore e più chiaro in quella inferiore.
Fiori
Albero monoico, ossia portante fiori femminili e maschili nella medesima pianta, riuniti in infiorescenze (amenti) unisessuali.
I fiori maschili sono tozzi e penduli, nudi, con 6-12 stami portati singolarmente per ogni brattea. I fiori femminili sono corti, situati poco sotto l'apice dei rami.
Fiorisce nel mese di aprile
Frutti
Il frutto è un achenio ovoide, compresso, verdognolo, protetto da brattee trilobate raggruppate in spighe di colore verde chiaro, lunghe fino a 15cm, spesso riunite in grandi gruppi, tali da far apparire l'albero come addobbato.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Pinaceae Cedrus C. deodara cedro dell'Himalaya |
Origine
Pianta di origine asiatica, in particolare del versante occidentale dell'Himalaya e dell'Afghanistan tra i 2000 e i 3000 m. Fu introdotta in Europa nel 1822.
Il suo nome deriva da deru-daru che significa "Albero degli dei", poichè vegeta sulla montagna dell'Himalaya, considerata sacra.
Portamento
Albero di 1a grandezza, arriva ad altezze tra 30-50 m, accrescimento abbastanza rapido.
Conifera dal portamento molto elegante, a piramide espansa, con cima tipicamente pendula. Ramificazioni principali orizzontali o tendenti verso il basso, ramificazioni secondarie esili, con apice molle e pendulo.
Corteccia bruno scuro, che si sfalda in placche verticali con l'età.
Foglie
Sempreverdi, aghiformi, di colore verde glauco, molli e aguzze, larghe circa 1mm e lunghe anche 5cm. Portate sia singolarmente sui rametti, sia a ciuffi di 20-30 sui rami corti laterali.
Fiori
I fiori maschili si presentano giallastri all'apertura e grigio-violacei poi, lunghi fino a 8cm.
Essendo un albero monoico, i fiori femminili sono portati in alto sulla stessa pianta.
Frutti
Coni eretti, orizzontali, affusolati, lunghi 8-12cm, di colore prima violaceo e poi bruno, che si sfaldano in squame a maturità.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Subspecie: Nome comune: |
Pinales Pinaceae Cedrus C. libani altlantica 'Glauca' cedro dell'Atlante |
Origine
Altre denominazioni considerano la denominazione atlantica direttamente come specie, anzichè come subspecie del C. libani.
Originaria delle regioni nord africane, forma estese foreste sui monti dell'Atlante, in Marocco e Algeria. In particolare la varietà glauca è tipicamente algerina. Fu introdotta in Europa nel 1842.
Portamento
Albero di 1a grandezza, arriva fino a 30 m, ha sviluppo abbastanza rapido.
Portamento slanciato, chioma rada, cima eretta, scorza grigia, liscia in gioventù poi squamata e screpolata.
Foglie
Sempreverdi, aghiformi, di colore verde glauco, spesse e rigide, lunghe meno di 2,5cm. Riunite in ciuffi di 20-30 aghi, non vegetano sui rami più vecchi, ma tendono ad essere portate sempre più alle estremità, sui rami più corti e giovani.
Fiori
Essendo un albero monoico, i fiori femminili e maschili sono portati sulla stessa pianta
Frutti
Coni eretti, ovoidali, lunghi 5-8 cm, di colore prima violaceo e poi bruno, con squame ricurve in fuori.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Urticales Ulmaceae Celtis C. australis bagolaro o spaccasassi |
Origine
Specie che vegeta nell'Europa meridionale e nel Mediterraneo fino all'Africa settentrionale e all'Asia occidentale.
Portamento
Albero di 2a grandezza, arriva fino a 20 m, tronco breve e diritto, con scanalature anche pronunciate, scorza liscia e grigia, anche da adulto. È un albero longevo.
Chioma folta e tondeggiante, la sua estrema riconoscibilità è data dal robusto e pronunciato apparato radicale, che per la sua forza gli guadagna anche il nome di "spaccasassi".
Foglie
Foglie caduche, semplici, alterne, asimmetriche alla base, seghettate con denti fini, acuminate all'apice, di colore verde tenero prima e scuro poi, pubescenti sulla pagina inferiore, tipicamente con 3 nervature primarie che partono dalla base della foglia.
Fiori
Piccoli e insignificanti.
Frutti
Il frutto è una drupa ovale, tondeggiante, pendente da un peduncolo grande come un pisello, con scarsa polpa e seme rugoso.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Cephalotaxodiaceae Cephalotaxus C. harrintonia cefalotasso |
Origine
Originario di Cina e Giappone, fu introdotto in Europa nel XIX secolo come pianta ornamentale.
Portamento
Normalmente si configura come arbusto o piccolo albero, anche ramificato dalla base. La corteccia è bruna e liscia.
L'esemplare presente in Villa Litta costituisce un esempio rarissimo per le sue dimensioni, con ampie ramificazioni fin dalla base e chioma allargata.
Foglie
Hanno foglie aghiformi morbide, disposte a pettine sui rametti, di colore verde intenso, più chiare nella pagina inferiore, simili a quelle del Tasso ma più grandi.
Fiori
Pianta generalmente dioica con fiori maschili formati da microsporofilli riuniti in piccoli strobili coniformi o pseudoamenti lungo i rametti all'ascella delle foglie. I fiori femminili sono formati da macrosporofilli disposti a coppie, contenenti ciascuno due ovuli e posti alla base dei rami.
Frutti
I frutti sono delle pseudodrupe carnose generalmente di colore rossastro. Piccoli e insignificanti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Fagales Fagaceae Fagus F. sylvatica 'Asplenifolia' faggio asplenifolia |
Origine
Specie tipica europea, della zona sub mediterranea-altantica, il cui nome deriva dalle selve montane in cui vegeta e abbonda. Vive preferibilmente in ambienti con buona umidità, sebbene non ami i ristagni idrici. è una pianta sciafila, ovvero predilige ambienti ombrosi e luce moderata e soffusa.
Portamento
Albero di 1a grandezza, raggiunge facilmente i 30 m di altezza, con rami ascendenti e molto espansi negli esemplari più isolati. Il tronco è grigio, liscio con striature orizzontali.
Foglie
Fogliame fitto e abbondante, foglia caduca, semplice, alterna, assume una colorazione giallo tenero in autunno.
La varietà "Asplenifolia" è così detta per la somiglianza delle foglie a quelle delle felci.
Fiori
È una pianta monoica che produce fiori maschili e femminili sulla stessa pianta ma in posizioni diverse. I fiori maschili sono riuniti in amenti tondi e penduli, lungamente picciolati, quelli femminili accoppiati in un involucro, detto 'cupola', hanno ovario triloculare.
La fioritura avviene generalmente nel mese di maggio.
Frutti
I frutti, chiamati faggiole, sono grossi acheni commestibili, rossicci, contenuti in ricci che si aprono in 4 valve.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Fagales Fagaceae Fagus F. sylvatica 'Pendula' faggio pendulo |
Origine
Specie tipica europea, della zona sub mediterranea-altantica, il cui nome deriva dalle selve montane in cui vegeta e abbonda. Vive preferibilmente in ambienti con buona umidità, sebbene non ami i ristagni idrici. è una pianta sciafila, ovvero predilige ambienti ombrosi e luce moderata e soffusa.
Portamento
Albero di 1a grandezza, raggiunge anche 25-30 m di altezza, con rami prima ascendenti e poi ricurvi verso il basso, fino anche a toccare terra. Il tronco è grigio, liscio con striature orizzontali. La varietà "Pendula" è frutto di un innesto.
Foglie
Fogliame fitto e abbondante. Foglie caduche, semplici, alterne, ovali, lucide su entrambe le facce ma più chiare nella pagina inferiore. Presentano margine ondulato, ciliato da giovani. In autunno assumono una caratteristica colorazione arancio o rosso-bruna.
Fiori
È una pianta monoica che produce fiori maschili e femminili sulla stessa pianta ma in posizioni diverse. I fiori maschili sono riuniti in amenti tondi e penduli, lungamente picciolati, quelli femminili accoppiati in un involucro, detto 'cupola', hanno ovario triloculare.
La fioritura avviene generalmente nel mese di maggio.
Frutti
I frutti, chiamati faggiole, sono grossi acheni commestibili, rossicci, contenuti in ricci che si aprono in 4 valve.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Lamiales Oleaceae Fraxinus F. excelsior 'Pendula' frassino |
Origine
Originario di tutta l'Europa e l'Asia Minore. Il frassino maggiore si trova in tutta la penisola italiana, ed era sacro per le popolazioni del nord Europa: leggende vichinghe vogliono Dio a scolpire nel legno di frassino il primo uomo. Era chiamato "Albero del mondo" simbolo di congiunzione tra cielo e terra.
Portamento
Albero di 1a grandezza, raggiunge fino a 40 m di altezza. Ha il tronco dritto e cilindrico con corteccia dapprima liscia e olivastra, successivamente grigio-brunastra e screpolata longitudinalmente.
La varietà "Pendula" è frutto di un innesto.
Foglie
Ha grandi foglie caduche composte imparipennate formate da 4-7 paia di foglioline sessili opposte e minutamente seghettate di colore verde cupo e lucente sulla pagina superiore, più chiare su quella inferiore.
Fiori
Le gemme sono vellutate e di colore nerastro. I fiori, ermafroditi, sono riuniti in infiorescenze ascellari a pannocchia e sono piccoli, di colore verdastro e compaiono prima delle foglie; sono privi di calice e di corolla con stami brevissimi sormontati da un'antera globosa di colore porpora scuro.
Frutti
I frutti sono samare bislunghe a forma variabile con base arrotondata o troncata, con un unico seme, riunite in grappoli pendenti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Ginkoales Ginkoaceae Ginko G. biloba ginko |
Origine
Originario della Cina, il Ginkgo biloba è considerato un fossile vivente ed è lunica specie ancora sopravvissuta della famiglia Ginkgoaceae ma anche dell'intero ordine Ginkgoales e della divisione delle Ginkgophyta. è un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa.
Portamento
Albero di 1a grandezza, raggiunge fino a 40 m di altezza e chioma larga fino a 9 m, piramidale nelle giovani piante e ovale negli esemplari più vecchi.
Il tronco presenta caratteristicamente rami sparsi da giovane, più fitti in età adulta, e branche principali asimmetriche inclinate di 45 gradi. I rami principali portano numerosi rametti più corti, sui quali si inseriscono le foglie e le strutture fertili.
La corteccia è liscia e di color argento nelle piante giovani, diventa di colore grigio-brunastro fino a marrone scuro e di tessitura fessurata negli esemplari maturi.
Foglie
È una tra le poche Gimnosperme decidue, con foglie di 5-8 cm, lungamente picciolate a lamina di colore verde chiaro, che in autunno assumono una colorazione giallo vivo molto decorativa. La forma tipica a ventaglio (foglia labelliforme) leggermente bilobata e percorsa da un numero elevato di nervature dicotome, è la caratteristica da cui deriva il nome della specie (biloba): dal latino bis e lobus, riferito alla divisione in due lobi.
Fiori
È una pianta dioica, cioè che porta strutture fertili maschili e femminili separate su piante diverse.
Frutti
Le piante femminili non producono coni propriamente detti, ma strutture analoghe.
I semi sono lunghi 1,5-2 cm e sono rivestiti da un involucro carnoso, pruinoso di colore giallo, con odore sgradevole a maturità, che viene definito sarcotesta.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Cupressaceae Juniperus J. Sabina "Tamariscifolia" ginepro |
Origine
Originario dell'Europa, dell'Asia e dell'America settentrionale, si trova in Italia sulle Alpi e negli Appennini dai 1000 m fino ai 3000 m.
Portamento
Arbusto cespuglioso con portamento strisciante, a crescita lenta e tendenza ad allargarsi sul terreno. Ottimo come tappezzante, usata per pendii, muretti, giardini rocciosi.
Altezza fino a 60-80cm e larghezza fino 2,5m.
Foglie
Conifera nana con fogliame aghiforme, denso, di colore verde e con riflessi bluastri più evidenti nei nuovi getti.
Ogni foglia è munita alla base della faccia esterna di una grossa ghiandola, e tutte le sue parti verdi se stropicciate esalano un odore penetrante e caratteristico.
Fiori
I fiori unisessuati, posti all'estremità di brevissimi rami. La fioritura avviene verso il mese di aprile.
Frutti
Il frutto detto anche coccola, è una bacca ovoidale di mezzo centimetro, nera o pruinoso-azzurrognola, contenente 1-2 semi.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Aquifoliales Aquifoliaceae Ilex I. aquifolium agrifoglio o pungitopo |
Origine
La sua origine è distribuita un po' in tutto il globo nelle zone a clima temperato e mite. La specie aquifolium è tra le Ilex più comuni in Italia.
La tradizione cristiana, con l'usanza di addobbare la casa con rami di agrifoglio nel periodo natalizio, vuole in questa pianta il ricordo della corona di spine, per le foglie appuntite, il sangue di Cristo, per le bacche rosse, e la purezza della Madonna, per i germogli candidi
Portamento
Albero o arbusto alto fino a 10 m e oltre in alcuni esemplari.
Chioma piramidale o arrotondata, corteccia liscia grigia e rami verdastri. Gradisce posizioni ombreggiate o di sottobosco, terreno acido o semi-acido, fertile e ricco di humus.
Foglie
Fogliame verde scuro lucente, molto decorativo. Le foglie sono alterne o sparse, ellittiche, coriacee, persistenti, a margine spinoso. In particolare gli esemplari nati da seme presentano singole foglie a margini profondamente diversi, da lisci a molto appuntiti, anche sullo stesso ramo
Fiori
La pianta è dioica, ossia porta i fiori femminili e maschili su piante diverse, quindi, per ottenere una ricca fruttificazione, è indispensabile la presenza di almeno due piante di sessi differenti.
Fiori piccoli riuniti in fascetti ascellari, con 4 petali di colore bianco o rosato, unisessuali. Quelli maschili hanno 4 stami, quelli femminili un pistillo con ovario supero sormontato da 4 stimmi quasi sessili.
Frutti
Durante l'inverno portano drupe globose di colore rosso vivo lucente a maturazione, contenenti 2-4 semi
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Aquifoliales Aquifoliaceae Ilex I. aquifolium 'aureomarginata' agrifoglio o pungitopo |
Origine
La sua origine è distribuita un po' in tutto il globo nelle zone a clima temperato e mite. La specie aquifolium è tra le Ilex più comuni in Italia.
La tradizione cristiana, con l'usanza di addobbare la casa con rami di agrifoglio nel periodo natalizio, vuole in questa pianta il ricordo della corona di spine, per le foglie appuntite, il sangue di Cristo, per le bacche rosse, e la purezza della Madonna, per i germogli candidi
Portamento
Albero o arbusto alto fino a 10 m e oltre in alcuni esemplari.
Chioma piramidale o arrotondata, corteccia liscia grigia e rami verdastri.
Si presta alla potatura.
Foglie
Fogliame verde scuro lucente, con margine bianco, più o meno pronunciato secondo la foglia, molto decorativo. Le foglie sono alterne o sparse, ovali o ellittiche, coriacee, persistenti, a margine spinoso.
Fiori
La pianta è dioica, ossia porta i fiori femminili e maschili su piante diverse, quindi, per ottenere una ricca fruttificazione, è indispensabile la presenza di almeno due piante di sessi differenti.
Fiori piccoli riuniti in fascetti ascellari, con 4 petali di colore bianco o rosato, unisessuali. Quelli maschili hanno 4 stami, quelli femminili un pistillo con ovario supero sormontato da 4 stimmi quasi sessili.
Frutti
Durante l'inverno portano drupe globose di colore rosso vivo lucente a maturazione, contenenti 2-4 semi
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Magnoliales Magnoliaceae Magnolia Magnolia grandiflora magnolia a fiore grande |
Origine
Albero originario dell'America del Nord, dove cresce in foreste dal terreno umido. Introdotto in coltivazione in Europa nel 1737. La denominazione grandiflora dipende dalla notevole dimensione dei suoi fiori.
Portamento
Albero di 1a grandezza, arriva fino a 20-25m. Scorza piuttosto liscia bruno-grigiastra.
Generalmente a portamento conico slanciato, può presentare a volte chioma espansa e più arrotondata. Sopporta le potature, ed è spesso mantenuto in forma piramidale.
Foglie
Foglia persistente, semplice, coriacea, di colore verde scuro lucente, a margine intero un po' ondulato, di grandi dimensioni, lunghe 12-15cm.
Fiori
Fiori molto profumati e vistosi, grandi, larghi 20-25 cm, di colore bianco puro, formati da 3-12 petali concavi carnosi, che aprendosi mostrano un ricco ciuffo centrale di stami gialli. Si formano solitari sulle estremità dei rami esterni, con intermittenza dall'estate all'autunno.
Questi fiori vistosi, morbidi, fragranti, cominciano a mostrarsi non prima che la pianta arrivi ai 9-10 anni di vita
Frutti
I frutti sono simili a coni, rossastri e ovoidali, raggruppati lungo un asse centrale di circa 10 cm; giunti a maturità si aprono e lasciando uscire i semi rosso vivo, profumati.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Magnoliales Magnoliaceae Magnolia M. grandiflora "Gallisoniensis" magnolia a fiori grandi |
Origine
Albero originario dell'America del Nord, dove cresce in foreste dal terreno umido. Introdotto in coltivazione in Europa nel 1737. La denominazione grandiflora dipende dalla notevole dimensione dei suoi fiori.
Portamento
Albero di 1a grandezza, arriva fino a 20-25m. Scorza piuttosto liscia bruno-grigiastra.
Generalmente a portamento conico slanciato, può presentare a volte chioma espansa e più arrotondata. Sopporta le potature, ed è spesso mantenuto in forma piramidale.
Foglie
Foglia persistente, semplice, coriacea, di colore verde scuro lucente, a margine intero un po' ondulato, di grandi dimensioni, lunghe 12-15cm.
La particolarità della varietà "Gallisoniensis" è di avere la pagina inferiore di colore rosso ruggine e finemente lanuginosa.
Fiori
Fiori molto profumati e vistosi, grandi, larghi 20-25 cm, di colore bianco puro, formati da 3-12 petali concavi carnosi, che aprendosi mostrano un ricco ciuffo centrale di stami gialli. Si formano solitari sulle estremità dei rami esterni, con intermittenza dall'estate all'autunno.
Questi fiori vistosi, morbidi, fragranti, cominciano a mostrarsi non prima che la pianta arrivi ai 9-10 anni di vita
Frutti
I frutti sono simili a coni, rossastri e ovoidali, raggruppati lungo un asse centrale di circa 10 cm; giunti a maturità si aprono e lasciando uscire i semi rosso vivo, profumati.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Laurales Lauracaceae Laurus L. nobilis alloro |
Origine
È un'essenza originaria dell'Asia Minore e coltivata nell'area mediterranea fin da tempi antichissimi. È presente anche nella mitologia greca, in cui si vuole la ninfa Daphne tramutata in alloro per sfuggire al dio Apollo, e perciò sacra. È simbolo di sapienza e gloria, come testimonia l'antica usanza di cingere il capo di poeti e vincitori con corone d'alloro.
Portamento
Piccolo albero o arbusto, arriva fino a 10m. Portamento da cespuglioso a espanso, con tronco verde in gioventù e bruno-nerastro in età adulta.
Foglie
Foglie persistenti, coriacee, molto aromatiche, semplici e alterne, oblungo-lanceolate, ad apice acuminato, picciolo breve, margine intero a volte ondulato, colore verde scuro e lucido, più chiaro nella pagina inferiore.
Fiori
Pianta dioica, che porta cioè fiori maschili e fiori femminili su piante separate.
I fiori, unisessuali, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera.
Frutti
I frutti sono drupe nere e lucide quando mature, con un solo seme.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Saxifragales Altingiaceae Liquidambar L. stiracyflua liquidambar |
Origine
Origine nordamericana, ampiamente diffuso in Europa per scopi ornamentali, soprattutto grazie alla colorazione delle sue foglie autunnali. In Italia si trova in parchi e viali più spesso nella sua forma naturale, con ramificazioni del fusto fin dalla base.
Portamento
Albero di 1a grandezza, può raggiungere un'altezza di oltre 25-35 m.
Portamento variabile da molto slanciato, con chioma piramidale o colonnare, ad espanso con chioma più arrotondata. Corteccia tipicamente suberosa e molto ornamentale, bruna. Resiste al freddo e vive bene nei terreni acidi.
Foglie
Le foglie sono caduche, alterne, lungamente picciolate di colore verde chiaro e forma per lo più pentalobata. Ricordano le foglie dell'acero, ma se stropicciate emanano un odore inconfondibile. In autunno divengono gialle, rosse, arancio e finanche nere, regalando uno spettacolo unico e variopinto, diverso anche di anno in anno.
Fiori
I fiori sono unisessuali riuniti in infiorescenze maschili e femminili separate, la pianta è monoica. I fiori maschili sono privi di perianzio con molti stami, quelli femminili hanno solo il calice e ovario infero.
Frutti
Il frutto è una infruttescenza globosa legnosa, grande fino a 4 cm, che contiene diverse decine di capsule. Ogni capsula contiene 1 o 2 semi. L'infruttescenza, dapprima verde, diventa legnosa ed è spinescente per la persistenza degli stili.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Magnoliales Magnoliaceae Liridendron L. tulipifera albero dei tulipani |
Origine
Originario dell'America nord-orientale. Fu introdotto in Europa nel 1748.
L'esemplare più grande d'Italia è alto 52 m e si trova nel parco di Villa Besana a Sirtori in provincia di Lecco
Portamento
Albero di 1a grandezza, raggiunge altezze di 30 metri e oltre, con portamento variabile e chioma da arrotondata a piramidale a seconda della distanza da altri alberi.
Ha fusto generalmente diritto e corteccia finemente fessurata longitudinalmente. Crescita rapida e preferenza per terreni profondi, ricchi e umidi.
Foglie
Le foglie decidue, semplici, alterne, a picciolo lungo, di colore verde chiaro che si tinge in autunno di giallo-oro, hanno una caratteristica forma quadrata lobata con apici.
Fiori
I fiori grandi sono giallo-verdastro all'esterno e macchiati di arancio all'interno. La loro forma ricorda molto quella di un tulipano, per questo è infatti anche chiamato "Albero dei tulipani".
Solitari e profumati, i fiori compaiono a inizio estate e hanno un'alta concentrazione di nettare.
Frutti
I frutti secchi, lunghi 6-7 cm, ricordano delle pigne strette e piccole.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Dipsacales Caprifoliaceae Lonicera L. nitida lonicera |
Origine
Il genere Lonicera comprende circa 200 specie provenienti dall'Asia, America settentrionale e Europa, di queste una decina appartengono alla flora spontanea italiana, mentre in Cina abbiamo la maggioranza di specie presenti (circa 100). La specie nitida è originaria della Cina sud-occidentale.
Portamento
Arbusto a portamento semiprostrato e allargato, con crescita di rami orizzontali, anche disordinati ma densi e compatti.
Altezza fino a 70-90cm. Viene utilizzata nelle siepi e nelle bordure basse perchè si presta ottimamente a potature anche drastiche.
Foglie
Sempreverde con foglie fittissime e minute di colore verde brillante.
Fiori
Fioritura non rilevante. Apprezzato anzi nei giardini formali, per la stabilità della sua immagine durante l'anno.
Frutti
Non rilevanti.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Urticales Moraceae Morus M. nigra gelso nero |
Origine
Probabilmente originario della Persia, ma introdotto nella area mediterranea fin da tempi molto antichi. Nell'Europa meridionale veniva ampiamente coltivato per la produzione dei frutti. Oggi è maggiormente usato come albero ornamentale.
La denominazione nigra deriva dal colore dei suoi frutti.
Portamento
Albero di 2a grandezza, puggiungere anche 15-20 m, ma più abitualmente si mantiene intorno ai 10 m. La chioma è densa, caratterizzata da rami robusti e irregolari.
Foglie
Le foglie sono caduche, semplici, alterne, con picciolo breve, cuoriformi alla base, si presentano intere o a margine dentato con 3-5 lobi, ruvide nella pagina superiore, e pubescenti nella pagina inferiore.
Fiori
Fiori monoici in amenti: i maschili cilindrici grandi 2-4cm; i femminili subglobosi da 0,5-1 cm, brevemente peduncolati.
Frutti
Il frutto è costituito da piccole bacche carnose, che assumono a maturità un colore rosso-violaceo, quasi nero ed un sapore dolce e acidulo.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Proteales Platanaceae Platanus P. x acerifolia platano |
Origine
Ƞun ibrido tra P. occidentalis e P. orientalis, di origine incerta, probabilmente costituito in Inghilterra nel 1670 e rapidamente diffuso poichè meno sensibile alle patologie delle varietà spontanee. Somiglia maggiormente alla specie orientalis, originaria dell'areale europeo.
Ampiamente usato in giardini, parchi e viali, per la sua eleganza, robustezza e resistenza all'inquinamento.
Portamento
Albero di 1a grandezza, può raggiungere 20-25 m. Di rapida crescita, robusto e maestoso, con chioma densa, a cupola e grossi rami spesso contorti.
La corteccia è chiara e grigiastra nell'età adulta, si sfalda in larghe chiazze, disegnando un caratteristico ricamo sul fusto. Sopporta le potature.
Foglie
Foglie caduche, semplici, grandi e lunghe anche oltre 30 cm, con 5 lobi dentati, lucide in primavera, color ruggine in autunno.
Fiori
Fiori maschili e femminili si sviluppano separatamente, ma sullo stesso albero, formando capolini appesi ad un lungo peduncolo. I fiori maschili sono gialli, i femminili rossastri.
Fiorisce in aprile-maggio.
Frutti
Frutti globosi con setole, penduli, dapprima verdi, poi rossicci e persistenti anche in inverno.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Pinaceae Picea P. abies peccio o abete rosso |
Origine
Presente in quasi tutte le aree dell'emisfero boreale.
È il classico "albero di Natale" della tradizione europea. Adatto per rimboschimenti in aree montane e collinari.
Portamento
Albero di 1a grandezza, si attesta di solito a 20-30m ma può raggiungere fino a 50m. Rapido sviluppo in gioventù.
Portamento piramidale, organizzato in palchi folti e ordinati, cima appuntita. Corteccia rossastra, molto resinosa, scagliosa a piccole placche tondeggianti.
Foglie
Foglie persistenti, aghiformi, rigide e pungenti, disposte a spirale sui ramuli, di colore verde intenso su entrambe le facce.
Fiori
Albero monoico, porta fiori maschili e femminili sulla stessa pianta.
I fiori femminili, che dopo l'impollinazione danno origine agli strobili (detti comunemente pigne), formano coni sessili nella parte apicale dei rami, riuniti in genere in 3-4, appaiono dapprima eretti poi penduli.
I fiori maschili, generalmente si sviluppano alla base dei coni femminili e formano coni lunghi 1 cm all'estremità dei rami dell'anno precedente, nella parte superiore della chioma.
Frutti
Coni rivolti verso il basso, cilindrici, lunghi 10-20cm, rosso-bruni, divisi in squame triangolari, che non si sfaldano prima di cadere.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Rosales Rosaceae Prunus P. serrulata 'Karzan' ciliegio da fiore |
Origine
Specie originaria della Cina e del Giappone, introdotta in Europa in coltivazione intorno al 1800. Apprezzata per il suo alto potere decorativo durante la fioritura.
Portamento
Albero 2-3a grandezza, solitamente intorno a 6-8m altezza, può arrivare però a toccare 12m. Chioma tondeggiante, piatta alla sommità, con rami aperti e corteccia marrone.
Foglie
Foglie caduche, semplici, alterne, ovali-lanceolate, doppiamente dentate ai margini, da giovani di colore rosso rame, poi verdi.
Fiori
I fiori compaiono prima delle foglie e vanno dal bianco al rosa porporino, disposti in racemi in gruppi da due a cinque, su brevi penduncoli.
Frutti
Il frutto è una drupa scura, di 8-10 mm di diametro. Non è coltivato però per i suoi frutti, ma per la prorompente fioritura.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Rosales Rosaceae Prunus P. laurocerasus lauroceraso |
Origine
Originario dell'Asia minore e dell'Europa orientale, è stato importato in Italia durante il secolo XVI.
In passato il distillato, l'acqua di lauroceraso, veniva usato come calmante per la tosse. Se assunto in quantità eccessive poteva provocare un'intossicazione. Vengono ricavati tuttora degli oli essenziali usati come aroma (in quantità minime) nei liquori, dall'odore di mandorle amare tipico dell'acido cianidrico.
Portamento
Arbusto o albero di media altezza, piantato in luoghi spaziosi può raggiungere 7-15 m. Portamento cespuglioso, che col tempo diventa più espanso. Cresce rapidamente e sopporta bene le potature. Viene impiegato infatti principalmente per siepi formali, grazie anche al suo fitto fogliame.
Molto rustico e adattabile a tutte le esposizioni. Non ama i ristagni.
Foglie
Le foglie sono verde scuro, molto più chiare e lucide quando giovani; spesse (1-1,5 mm) e coriacee; di forma oblunga, e tondeggiante verso l'apice; lievemente seghettate verso l'esterno.
Fiori
In aprile-giugno fiori a coppa, bianchi, ermafroditi, profumati, raccolti in racemi lunghi 5-12cm.
Frutti
Fruttifica a fine estate, i frutti sono drupe di 1 cm rosse-viola quando acerbe, e nero-bluastre una volta mature.
Le foglie, ma soprattutto i frutti risultano velenosi all'uomo per la presenza di acido cianidrico e possono essere letali.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Fagales Fagaceae Quercus Q. pubescens roverella |
Origine
Distribuita in tutto il bacino del Mediterraneo e in Asia Minore. Si trova principalmente nelle località più assolate, nei versanti esposti a sud ad un'altitudine compresa tra il livello del mare e i 1000 m s.l.m.
Insieme alla Q.robur, è la specie di quercia più diffusa in Italia, tanto che in molte località è chiamata semplicemente quercia.
Portamento
Albero deciduo di 1a grandezza, arriva a 25-30 m.
Portamento arrotondato, con rami spesso divergenti e scorza grigio-bruna fessurata.
Foglie
Foglie caduche ma che permangono durante l'inverno, secche, sul ramo. Semplici, alterne, di forma ovato-allungata, con 4-7 paia di lobi interi o a loro volta lobati, di colore verde, glabre sulla pagina superiore, più chiare e pubescenti in quella inferiore.
Fiori
Pianta monoica, ogni esemplare porta fiori di entrambi i sessi, molto simili a quelli delle altre querce. I fiori maschili si presentano in amenti filiformi di colore giallognolo; quelli femminili sono da 1 a 3 su un lungo peduncolo. La fioritura avviene nel periodo di aprile-maggio.
Frutti
Ghiande quasi prive di peduncolo, ovoidali-allungate, protette fino quasi a metà da una cupola pubescente grigiastra.
Ordine: Famiglia: Genere: Sottogenere: Specie: Nome comune: |
Ericales Ericaceae Rhododendron Azaleastrum R.A. japonica 'Palestrina' azalea |
Origine
Origine giapponese, varietà selezionata in vivaio.
Portamento
Arbusto di medie dimesioni, non supera 1,5m di altezza.
Portamento espanso e naturalmente tondeggiante. Non ama le potature se non l'asporto del secco e necessita di terreno acido per vegetare bene, con Ph inferiore a 5.
Foglie
Sempreverde a foglia piccola, semplice, verde intenso, ovata e appuntita.
Fiori
Fiore semplice, bianco, appariscente fioritura in aprile-maggio.
Frutti
Non significativi.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Rosales Rosaceae Rosa R. hybrida 'Sevillana' rosa sevillana |
Origine
Ibrido di tea, selezionato nel 1978, con brevetto Multirose Meigekanu.
Portamento
Floribunda cespugliosa universalmente riconosciuta come la capostipite delle rose tappezzanti, ideale per siepi o aiuole. Portamento arrotondato, altezza 1-1,5m.
Non necessita potature.
Foglie
Fogliame, abbondante, di colore verde intenso e lucido, che conferisce al cespuglio un portamento fitto e rotondo.
Fiori
Produce una straordinaria quantità di fiori a corolla semidoppia, di tonalità rosso geranio brillante da maggio e fino ai primi geli.
Frutti
I fiori appassiti lasciano il posto, dopo i primi geli, a vivaci cinorrodi.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Taxodiaceae Taxus T.baccata tasso |
Origine
L'areale di questa specie comprende le zone dall'Europa settentrionale al Nordafrica e al Caucaso. Insieme con il bosso è una delle essenze più amate nei giardini formali poichè si adatta molto bene alle potature. Molto usata infatti nel giardino all'italiana e nell'ars topiaria.
Tutte le parti di questa pianta ad eccezione dell'arillo sono molto velenose.
Portamento
Albero di 2a grandezza, può toccare i 15-20m, ma ha una crescita estremamente lenta.
La chioma ha forma globosa irregolare, con rami molto bassi, la corteccia è di colore bruno rossastro, inizialmente è liscia ma con l'età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche.
I giovani rami sono verdi.
Foglie
Foglie sempreverdi, lineari, leggermente arcuate, lunghe fino a 3 cm e di colore verde molto scuro nella pagina superiore, più chiare inferiormente. Sono molto velenose.
Fiori
È una specie per lo più dioica ma esistono segnalazioni di individui monoici.
I fiori maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili si trasformano in arilli, ovvero delle escrescenze carnose che ricoprono il seme. Inizialmente verdi, rossi a maturità, contengono un solo seme, duro e molto velenoso; la polpa invece è innocua e commestibile.
Frutti
La pianta, essendo una Pinophyta, non produce frutti. Il seme è contenuto negli arilli e sono gli uccelli a favorire la diffusione della pianta: mangiano gli arilli e ne digeriscono la polpa, mentre i semi veri e propri riescono ad attraversare intatti il processo digestivo e, espulsi, si insediano nel terreno dando origine ad un nuovo esemplare.
Il tasso è quindi una pianta zoofila, che si serve degli animali per riprodursi. Un seme di tasso può impiegare fino a due anni dalla messa a dimora per germinare, pertanto i propagatori utilizzano principalmente le talee.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Pinales Cupressaceae Thuja T. orientalis 'Aurea' thuja |
Origine
Originario della Cina e del Giappone, introdotto da noi per scopi ornamentali.
Il nome del genere deriva dal greco thyia (= incenso) per il caratteristico odore del legno; in America viene chiamata Arborvitae (dal latino, Albero della vita).
Portamento
Arbusto o piccolo albero fino a 6-8m. Nei luoghi d'origine può raggiungere dimensioni fino a 20m, ma non nelle nostre zone. Portamento conico o a fiamma, fusto rastremato, corteccia fessurata colore rosso cannella. Non ama potature drastiche.
Foglie
Fogliame fittissimo, verde dorato, con rametti leggermente appiattiti, identici su ambo le facce, disposti sullo stesso piano a formare delle strutture ventagliformi disposte verticalmente o obliquamente.
Sulle foglie si trovano ghiandole resinifere che rendono l'essenza resinosa e profumata.
Fiori
Non significativi.
Frutti
I corpi fruttiferi rosso-brunastri, legnosi lunghi circa 1,5 cm, hanno poche squame arricciate all'apice, arrotondati da giovani.
Ordine: Famiglia: Genere: Specie: Nome comune: |
Malvales Tiliaceae Tilia T. platyphyllos tiglio nostrano |
Origine
Pianta originaria dell'Europa sud-orientale e dell'Asia minore. È un albero molto longevo e molto frequente in Italia, ampiamente usato sia nei viali che nei parchi.
Portamento
Albero di 1a grandezza. Può raggiungere i 25-30 m, con fusto slancato e dritto, rami robusti e numerosi, ascendenti, tronco dapprima liscio, poi grigio-bruno e rugoso in età adulta.
Foglie
Foglie caduche, semplici, alterne, cuoriformi e asimmetriche, seghettate, acuminate all'apice, di colore verde scuro, più chiare nella pagina inferiore.
Fiori
Molto odorosi, raggruppati in piccoli grappoli il cui peduncolo è saldato a una brattea foliacea.
Frutti
Il frutto è una noce ovoidale.